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Ricordo un Duo con Konitz alla Flog (di qualche anno dopo) dove suonarono quasi solo standard:
D’Andrea suonava come se Monk avesse continuato a vivere evolvendo nel frattempo il suo linguaggio armonico e la sua tecnica. Unico. Gli Americani? Nessuno s’è nemmeno mai avvicinato a quella originalità (e quello spessore!). |